E anche quest’ anno inauguriamo il Giro con il classico pagellone. Prima tappa in linea in terra olandese da Arnhem a Nijmegen e prima vittoria come da pronostico per Marcel Kittel. Il “don giovanni” teutonico, dopo un anno difficile a causa dell’infortunio, torna davanti a tutti alla sua maniera. Una volata imperiale, dopo una giornata a rincorrere la fuga composta dal nostro Giacomo Berlato, Tjallingi e Fraile. Tappa però molto noiosa, ci aspettavamo tutti i classici ventagli da nord, quelli che fanno male, quelli che lo scorso anno al Tour misero fuori dai giochi Vincenzo Nibali. Non sono arrivati, per la paura delle tre settimane che attendono i corridori, ma soprattutto per la mancanza in gruppo di passisti in grado di far saltare una corsa come al Tour de France. Gli ultimi km sono stati studiati male dagli organizzatori, non è possibile vedere il gruppo pedalare in una sede stradale così stretta. Alla fine però ha vinto il più forte. Andiamo al pagellone:
Marcel Kittel: dopo un inverno trascorso a mulinare wattaggi assurdi, accolo nuovamente davanti a tutti. Deve tutto al suo fido Fabio Sabatini, intelligentissimo a mettersi davanti al treno FDJ dopo l’ultima curva. Una vittoria con un margine che non si vedeva da anni. Era dai tempi di Cipollini che non vedavamo uno sprinter alzare le braccia a 10 metri dal traguardo. Questa sera siamo sicuri che Marcel trascorrerà molte ore con le sue parrucchiere personali per arrivare domani al via con un capello da capogiro. Torna la gioia dunque in casa Etixx dopo una primavera di rimpianti per il grande capo Patrick Lefevere. Davide Bramati sciabolerà bottiglie per tutti fino a tarda notte, ne siamo certi. Bentornato al Giro Marcel. Voto:10
Arnaud Demare: che batosta per il baro vincitore della Sanremo. Vederlo così staccato ci fa arrabbiare ancor di più per la caduta di Gaviria alla classicissima. Voto:6
Sacha Modolo: può ritenersi soddisfatto, non avendo mai disputato volate con corridori così forti. Lo scorso anno venne fuori nella seconda settimana, a Bibione si faranno i conti con lui. Voto:7
Nicola Ruffoni: tutti ad urlare “ecco uscire Colbrelli” ma Colbrelli chi? fenomenale prestazione per il corridore della Bardiani in quinta posizione. Voto:7
Andrey Amador: dopo una bella crono ieri, il forte scalatore costaricano oggi ha chiuso in nona posizione. Ma che intenzioni ha questa mina vagante? Che personaggio. Voto:7
Caleb Ewan: oggi ha voluto fare il fenomeno e Kittel lo ha bastonato sonoramente. Ci aspettavamo uno scontro tra i due con la testa dell’australiano a pochi millimetri dalla routa anteriore. Oggi si è vista la sua inesperienza. Voto:4
Giacomo Nizzolo: troppe energie sprecate nei traguardi volanti inutilmente. Che peccato vederlo così indietro, ma ha speso troppo, questi errori non può permetterseli. Voto:4
Andre Greipel: eravamo certi di vedere il gorilla spaccare le guarniture nella volata finale ma non è stato così. Andre era un blocco di cemento, duro come la ghisa che spinge quotidianamente nelle palestre tedesche, dove è finito lo sprinter dello scorso anno? Voto:3
Astana: unita durante la corsa quanto disunita nel finale. Vedere Nibali da solo negli ultimi km non è stato un bello spettacolo. Non è la prima volta che in questo genere di tappe i kazaki siano così poco accorrti. Voto:4
FDJ; l’unica squadra nel 2016 ad avere ancora il pantalone bianco. Voto: S.V
@bauerdatardaga