La Milano Sanremo anche quest’anno ha inaugurato le classiche monumento. Ora si andrà nell’inferno del nord dove già la prossima domenica andrà il scena il Giro delle Fiandre. La classicissima vinta non senza polemiche dal francese Demare, ci ha posto numerosi punti interrogativi: dove sono finiti gli italiani? perché non vinciamo più le classiche? Difficile dare la colpa al sistema o ai vivai delle nostre squadre dal momento che abbiamo Nibali e Aru, tra i più forti al mondo nelle corse a tappe. Sabato il migliore italiano è stato proprio Filippo Pozzato, ultimo vincitore italiano nel 2006. “Pippo” ha chiuso al ottavo posto e qualcuno ha parlato di una sua redenzione. Ci contiamo anche se sono ormai troppi anni che aspettiamo un suo acuto sul pavé del nord. Lo vogliamo più coraggioso del solito, magari con un’azione in grado di far saltare la corsa.
Dalla Sanremo però esce bene Matteo Trentin. Il corridore di Borgo Valsugana si è classificato al decimo posto. Lo ripetiamo, Matteo corre in uno squadrone come la Etixx ed è molto difficile che gli venga lasciato lo spazio per fare la sua corsa. La squadra puntava forte su Gaviria anche se “Trento” nel finale è stato molto brillante nell’inseguire Cancellara. Se al nord riuscirà a ben figurare in corse di seconda fascia come la Gand, non è escluso che alla Roubaix Davide Bramati lo lasci libero di giocarsi le sue carte.
Abbiamo rivisto anche Sonny Colbrelli molto attivo. Il lombardo ha chiuso al nono posto e nel dopo gara scherzava dicendo “se Gaviria non andava per terra avrei vinto”. Scherzi a parte Sonny può fare molto bene in questa stagione e chiudere nei dieci in una gara così dura dimostra le sue potenzialità. Alla partenza abbiamo visto un Sacha Modolo che ci credeva “non abbiamo ancora vinto, ma non stiamo andando di certo piano“. Così il corridore della Lampre andava dicendo dopo il foglio firma. Ci speravamo anche noi, Sacha da debuttante alla Sanremo in maglia Colnago chiuse al quinto posto. In questi anni però la sfortuna sembra essersi accanita su di lui. La caduta lo ha messo fuori dalla bagarre finale. Peccato, lo aspettiamo al Giro come lo scorso anno. Senza voto anche le prove di Bonifazio e Cimolai. I due ex compagni di squadra ci tenevano a fare molto bene ma anche nel loro caso si è messa di mezzo una caduta. Sono ormai passati dieci anni dall’ultima vittoria italiana alla classicissima, troppo tempo. Giovani italiani, ridateciun trionfo.
@bauerdatardaga