Ne abbiamo scritto e parlato in lungo e in largo, quasi a diventare noiosi. Con il ritiro di Marcel Hirscher è giunto il momento del ricambio generazionale, è giunto il momento per quei nuovi volti del gigante di mettere la testa tra i grandi e battere un colpo, mostrandoci quale direzione dovrà prendere la tecnica tra le porte larghe negli anni a venire. Ma quali sono questi volti nuovi? Sarebbe facile parlare di chi sul podio c’è già salito, come gli svizzeri Meillard e Odermatt o il norvegese Windingstad, o chi soprattutto nel finale di stagione ha raggiunto una top10 come Cedric Noger o l’austriaco Stefan Brennsteiner. Oggi andrò ad analizzare quegli atleti che magari hanno fatto sfracelli nei circuiti continentali ma che nella massima serie hanno faticato finora a lasciare il segno, e il Rettenbach potrebbe sembrare il palcoscenico giusto per battere i pugni sul tavolo e farsi spazio fra i grandi della disciplina. Ecco quindi chi secondo noi potrebbe già essere al top nell’opening stagionale.
Lucas Braathen: parli di Generazione Z e subito ti viene in mente il brazil-norvegese. Già nei top30 lo scorso anno a Val d’Isere, in quello che fu l’esordio per lui in Coppa del Mondo, il leader della Coppa Europa di gigante del 2019 è pronto a fare sfracelli già sul Rettenbach. Abbiamo ancora in mente la sua caduta nella seconda manche dei mondiali junior dello scorso anno, dove con linee ai limiti della fisica stava cercando di recuperare sull’americano Radamus in testa dopo la prima. Bene, domenica prossima vogliamo vedere la stessa spavalderia e la stessa arroganza, bisogna temerlo fin dalle prime battute.
Magnus Walch: dal più giovane al più vecchio della lista. Perchè abbiamo scelto proprio lui? Beh, perchè pensiamo che a 27 anni sia giunta l’ora per Magnus di fare il salto di qualità definitivo. Il suo compagno del Global Racing Stefano Baruffaldi ci ha confidato che non ha mai visto nessuno allenarsi con un’intensità come la sua, sia in pista sia fuori. Ed ecco perchè dopo il dominio nel Tour down Under ci aspettiamo grandi cose già in Oetztal.
Hannes Zingerle: l’alto giorno sfrazzando su google mi è capitata sott’occhio la replica della seconda manche della Coppa Europa di Kranjska, sapendo della vittoria di Hons quindi sono andato a guardarmela e ho trovato i motivi per inserirlo in questa lista. Sono rimasto impressionato dalla spinta e della leggerezza di spigolo che ha messo in pista sul sale sloveno, caratteristiche che gli hanno permesso di vincere con distacco una gara tiratissima e con concorrenza davvero alta. E’ vero, a Soelden, le condizioni saranno completamente opposte e il pettorale non sarà dei migliori, ma sarà comunque il giusto palcoscenico per centrare quell’agoniata inversione che cerca ormai da tre stagioni a questa parte.
Sam Maes: ci è andato vicino a Kranjska Gora, ma non è riuscito ad entrare nella top10. L’austriaco naturalizzato belga con il fisico da fondista ha stupito varie volte durante la scorsa stagione, grazie ad una sciata moderna ed una curva corta che pochi hanno. Godrà già di un pettorale da top30, è ora di finalizzare.