Verso la Ronde Van Vlaanderen

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Il Nord entra nel vivo: si plana verso la Ronde Van Vlaanderen. Le prime classiche ci hanno dato qualche indicazione sullo stato di forma dei pretendenti alla corsa, ma sappiamo tutti che nella settimana del Giro delle Fiandre tutto può cambiare. Ecco una nostra visione dei pretendenti alla vittoria per la RVV 2019.

Peter Sagan: che lavori starà facendo Peto? Come sempre è difficile capire lo stato di forma del N.1. Alla Classicissima aveva una gran gamba, poi nello sprint è scomparso. Sulle prime pietre del Nord non ha fatto vedere grandi wattaggi, anche se alla Gand è rimasto in fuga per più di 70km dimostrando che lo voglia di attaccare non manca. Una cosa è certa: con meno risultati in questo avvio si è tolto qualche ruota di dosso e sarà sicuramente più libero rispetto agli anni passati. Forse.

Greg Van Avermaet: sembra di rivedere il primo Greg, quello che attacca, tira e mena anche quando non dovrebbe. La gamba c’è anche se ha perso qualcosa nello sprint puro. Domenica questo mostro sacro vorrà incendiare tutto il Belgio.

Zdenek Stybar: sta planando! Vittoria alla E3 e lavoro immenso da gregario alla Gand. E’ lui forse l’uomo più in forma del momento, un’altra persona rispetto allo Stybi della scorsa primavera.

Oliver Naesen: un mulo, uno che c’è sempre. Domenica deformerà allo sfinimento la sua bici Merckx. Attenzione, dopo i 230 km è un’altra persona.

Tiesj Benoot: che corridore. 25 anni e un’esperienza da 40enne sulle pietre del Nord. Prima o poi vincerà la Ronde Van Vlaanderen, ma forse è ancora presto.

Matteo Trentin: mai visto un Trentin così attaccante e così voglioso. In questa prima parte ha raccolto meno di quello che ha fatto vedere, ma di sicuro ha regalato spettacolo. Che gamba.

Team Jumbo-Visma: fanno paura! I ventagli sono il loro pane quotidiano, le pietre le distruggono, quando tirano in pianura sono devastanti. La squadra più completa insiema all’armata di Lefevre. Wout Van Aert, è la tua ora.

Trek-Segafredo: Mads Pedersen e Jasper Stuyven posso giocare all’attacco e sorprendere. Dopo un inizio in sordina i Trek stanno trovando armonia. Per Dege forse sarà corsa troppo dura, ma nel 2017 finì settimo e quest’anno sembra aver ritrovato quella gamba.

Matej Mohoric: esordio alla Ronde per lui. Scrivetelo sul vostro taccuino, farà disastri.

Niki Terpstra: non avrà più l’appoggio della squadra più forte del pianeta, ma come ha fatto vedere alla Gand ha ancora in corpro le sue sparate a 60km/h. E’ sempre da temere.

Mathieu Van der Poel: sarà l’ago della bilancia, quello che sposterà gli equilibri con la sua arroganza ciclistica.

Alexander Kristoff: non è il mostro del 2015, ma non mollerà mai.

Alejandro Valverde: godiamocelo, ci sorprenderà.

 

 

 

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