Highlander Ravaioli: ” non mi stanco di andare in bici”

Ha fatto parte di una generazione di corridori che ha segnato la nostra infanzia, se infatti ogni giorno seguiamo le corse il merito è loro, di questi personaggi capaci di suggestionarci grazie alle loro imprese. Ivan Ravaioli è uno di loro, un uomo capace di crearsi una nuova carriera in Fixed dopo aver militato in squadroni quali Mercatone Uno, Saunier Duval e Barloword.

Classe 1980, romagnolo di nascita ma ormai trevigiano d’adozione, dopo anni di corse non ne vuole sapere di appendere la bici al chiodo. Grazie ad un carisma innato si è guadagnato la stima di tutti, i ragazzi che entrano nel mondo a scatto fisso, quando lo salutano cambiano tono vocale per la riverenza nei suoi confronti. Può sembrare arrogante agli occhi di chi non lo conosce, ma nell’ambiente la sua disponibilità è riconosciuta in ogni angolo. Un classico signore delle due ruote, un corridore che spesso ha lasciato vincere nei circuiti amatoriali corridori meno forti, quelli che capiscono il confine tra mondo amatoriale e professionismo.

Dopo averlo visto sfidare il sole alla 24 ore Castelli Cycling di Feltre lo abbiamo sentito al telefono: ” Non mi stanco di andare in bici- ha subito puntualizzato-  le mie venti gare all’anno me le faccio sempre oltre a tenere sempre il mio solito chilometraggio. A Feltre è stata dura, non tanto per le 24 ore in sella avendo già fatto in stagione gare in Gravel di 600 Km, quanto al dislivello e pavè. Il pavè feltrino è micidiale, la prostata non perdona 24 ore di martellate continue”. 

Divenuto caposaldo di MEM Cycling Wear, azienda trevigiana del patron Simone Andreetta, in un momento in cui la Red Hook Criterium si interroga sul proprio futuro, non possiamo che chiedere un parere a chi naviga da anni in questa competizione, prima tra le file del Bahumer, ora in casa Cinelli” Anche quest’anno ho dato la mia disponibilità per Red Hook e Berlino, ma David Trimble, il patron ha già annullato le gare di Londra e Barcellona. Rimane confermata Milano, vedremo cosa succederà”.

Ci vediamo a Milano Ivan, per la solita parata finale di bikeporn attorno alle mura del Politecnico. Mancano tre mesi, ma l’attesa è già alta e lo Swatt Corner sarà presente.

 

 

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