GIORGINO SUONA LA PRIMA E RIAPRE I DUBBI BOLOGNESI. LE PAGELLE DEL MUGELLO

Che emozioni, il Mugello. Senza dubbio la gara più bella della MotoGP. La pista… beh, che dire, è perfetta. Ma lo spirito che la attornia non è assolutamente da meno.
Veniamo al dunque.

Jorge Lorenzo: 8,5
Diamogli ciò che (per la prima volta) si merita. La sua gara è impeccabile. Niente da dire.
Riapre i giochi per il posto in Ducati, anche se lascia intendere che il rinnovo non rientra nei suoi piani.
Qualcosa da rimproverare, però, lo troviamo lo stesso. Anche quando stravinci (proprio perché stravinci), caro Por Fuera, datti una regolata ed evita le interviste da esaltato.
Sarai forte quanto vuoi, ma non è gradevole.

Andrea Dovizioso: 8
Venti punti rosicchiati al 93. La gara di cui aveva bisogno.
Si mantiene al sicuro dalla bagarre, scappando quanto prima.
Quando capisce che Jorge ne ha di più, si rilassa e si gode il pubblico.

Valentino Rossi: 9
Spettacolo.
Lui ed il suo Mugiallo, insieme, sono qualcosa di indescrivibile. Porta ancora la Yamaha (non velocissima) sul podio, con una prova non comune.
È proprio su quel podio che si palesa l’amore tra Dottore e pubblico.
Chiude la settimana con delle interviste da ascoltare più e più volte… semplicemente unico.

Andrea Iannone: 7
La Suzuki è consistente, e dimostra di essere al livello (se non superiore) della Yamaha Movistar.
Andrea, invece, è pronto a fare qualcosa di grande, anche senza la moto di Brivio.
Peccato, però, per la fine del matrimonio.

Danilo Petrucci: 6.5
Il contatto iniziale con Marquez gli rovina la gara. Costretto a rincorrere da subito, stressa la gomma (proprio quella che gli manca alla fine).
Contribuisce alla lotta (con Rossi e Iannone) che causerà infarti ai tifosi, con staccate al limite e sorpassi lungo tutto il tracciato. La pelle d’oca se n’è andata dopo una bella mezz’ora.
Chiude con un calo evidente, portando a casa una settima posizione che non rende onore al suo weekend.

Marc Marquez: 4
Ne combina di tutti i colori. Dopo aver rovinato la gara di Petrucci (con un sorpasso discutibile), getta nel ghiaione la sua Honda.
Pazzesca la tenacia con cui non si arrende al suo destino, cercando in tutti i modi di tirarla su.
Non stavolta, Marc!

Ci ritroviamo, dunque, con una tensione positiva in attesa della Catalogna. La corsa iridata è riaperta: Rossi è infatti a -23, Dovi a -29.

A presto.

C. Cordone

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