L’abbiamo battezzata Spacers Crono, si perchè dopo le precedenti Wine Stages, quest’anno è stata la crono del bikeporn. Una giornata tra lenticchie, silicone, body aerodinamici e flessibili in funzione già dall’alba per limare ogni attrito. Ad aprire le danze è stato lo sceriffo Francesco Moser al mattino con Ignazio, il quale ci ha riportato su Instagram il 55 x 11 del padre sempre in canna.
34 Km da Trento a Rovereto, tra vigneti e strade che hanno permesso al vincitore Rohan Dennis di segnare una media da Frecciarossa dopo il temutissimo giorno di riposo. Marcia perfetta quella dell’australiano, capace di distanziare il panzer tedesco Tony Martin di soli 14 secondi. Terza posizione per l’atteso Tom Dumoulin, il favorito di giornata, uscito con un bilancio positivo sì, ma con la sensazione di non aver sfruttato al meglio un’occasione del genere. Anche Froome disputa una buona crono, ma la vera nota di giornata è la swattata di Fabio Aru.
Il sardo tira fuori tutto il carattere e la tempra, andando a siglare la crono migliore della sua vita e lanciando un segnale a tutti in vista del trittico finale. Yates resiste in rosa, ma andiamo al pagellone:
Rohan Dennis: solido e regolare. Non entusiasma ma spinge tanti Watt. Voto:10
Tony Martin: lo abbiamo rincorso invano per due giornate tra Zoncolan e Sappada, ricercando un segnale dal panzer tedesco. Mai una reazione, mai una variazione in volto, una statua su due ruote. L’unica mezza reazione è arrivata domenica quando gli abbiamo urlato : ” 550 Watt Tony!” Solamente in quel momento il suo volto è mutato. Voto: 9
Fabio Aru: che giornata! dopo critiche inutili e senza senso, il sardo ritorna a fare male. Sullo Zoncolan è sembrato nervosissimo ma oggi è cambiata la musica. Nel trittico finale farà disastri, chi vuole vincere questo Giro deve solo mettersi alla sua ruota. Sarà uno spettacolo. Il ct Cassani lo convocherà al Mondiale? Voto:9
Diego Ulissi: chissà se un giorno capiremo questo corridore. Periodi opachi, conditi da alti fuori dal normale come nella crono di oggi. Caro Diego, quando ci dirai chi sei? Voto:8
Simon Yates: una padella anteriore in grado di sfamare l’intero Trentino ed una calza esuberante che avrebbe valso un posto da titolare all’ Old Trafford. L’inglesino va all’attacco senza neppure i guantini, come una Rock Star. Si difende alla grande, ma calma, ci aspetta la terza Guerra Mondiale in Piemonte. Voto:7
Chris Froome: onesta la prova dell’inglese. Il Giro non è finito e le cilindrate faranno la differenza nei prossimi giorni. Voto:7
Domenico Pozzovivo: la gamba c’è, tuttavia mimmo le fa tutte per perdere tempo. Ginocchia aperte e copri scarpa lasciati in hotel. Ora deve attaccare, l’ombra di Froome incombe. Voto:5
Thibaut Pinot: giornata nera per il francese, la grinta non basta più a colmare una condizione in ribasso. Forza Thibaut, noi facciamo sempre il tifo per te. Voto:4