Quarta tappa quest’oggi alla Vuelta Espana con una frazione per velocisti puri, caratterizzata solamente dal classico cavalcavia di terza categoria a 70km dall’arrivo. Il vero protagonista quindi, è stato il picco glicemico del dopo pranzo, che ci ha letteralmente seccato facendoci spaccare in due il divano di casa durante tutta la fuga dei battistrada: Rossetto e Rubio.
Svegliati appena in tempo, abbiamo assistito ai soliti ultimi 5km di follia pura. Davanti, come sempre, solo i bolidi del vento che si ritrovano sotto al culo la Bora Hansgrohe e la Quickstep Floors: le S-Works Venge Vias. Non c’è spazio per altre sottomarche. Ma andiamo al pagellone:
Matteo Trentin: due giorni fa lo abbiamo chiamato “polizza assicurativa”. Oggi Yves Lampaert gli restituisce il favore, con una menata imbarazzante per tenerlo avanti nell’ ultimo km. In volata poi Trento ridicolizza tutti, vincendo facile con più di una bicicletta di vantaggio. Maglia verde e gamba disumana. Voto 100
Yves Lampaert: dopo la vittoria di due giorni fa, oggi lavora sodo per il compagno di squadra. Ormai i Wolfpack sono arrivati ad un livello che gli permette anche di decidere chi far vincere nell’ultimo km. Altro pianeta per gli uomini di Patrick Lefevre. Voto 10
Bob Jungels: va a prendere l’uomo della Manzana Postobon, il quale ha provato la classica fagianata, con una facilità disarmante. Sempre bello veder pedalare questo ragazzo, con la maglia da campione nazionale e il capello laccato. Voto 10
Domenico Pozzovivo: esce dalla top10 a causa di una caduta fuori dai 3km finali di neutralizzazione. Probabilmente il suo ginocchio destro sarà inciampato in qualcosa… Voto 4