Dalla Sardegna alla Sicilia, dopo il primo giorno di riposo fatale per Rohan Dennis costretto a ritirarsi per problemi di salute, il Giro 100 sale sull’ Etna per il suo primo arrivo in salita. Il vento è il vero protagonista nel finale di questa tappa, con pendenze che superano il dieci per cento. Numerosi gli scatti sull’ ultima ascesa verso il Monte Etna. Paolo Tiralongo, Franco Pellizzotti e Pier Rolland cercano di animare subito la corsa, mentre dietro i big si guardano impassibili nella pancia del gruppo.
Davanti a tutti in solitaria arriva Jan Polanc, protagonista fin da subito della fuga di questa mattina. Nel finale provano a riprenderlo Jusper Hansen e Igor Anton con svariati scatti a caso alla Pirazzi che si dimostrano però vani. La fagianata poi sul finale di Zakarin rischia di beffarlo. Gereint Thomas regola la volata del gruppo degli uomini di classifica. Ma andiamo al pagellone:
Jan Polanc: si scatena già dai primi traguardi volanti dove concede gomitate nei fianchi ad un suo compagno di fuga. Ci crede fino alla fine dopo essere stato in fuga per 181km, ovvero l’intera durata della tappa, rischiando di essere beffato proprio sul finale da un Illnur Zakarin che dimostra di avere una gamba esagerata. Voto 10
Illnur Zakarin: dopo i venti secondi persi durante la seconda tappa prova a recuperare qualcosa nei chilometri finali, ma il vento spira troppo forte per concedergli di fare la differenza. Voto 9
Bob Jungels: nella biografia mostrata da rai sport compare che a Bobby, oltre ai quintali di gel usati per il suo look all’avanguardia, piaccia il vino. Ti aspetteremo allo Swatt Corner il 25 maggio sciabolando bottiglie al tuo passaggio, per celebrare la tua maglia rosa conquistata oggi al primo arrivo in salita. Voto 8
Gereint Thomas: il corridore senza alcun dubbio con più stile in gruppo, non lascia nulla al caso curando i dettagli nei minimi particolari. Calza e scarpa all white, e l’ oakley jawbone può accompagnare solo. Regola la volata del gruppo dei migliori con un non-challance mai visto prima. Voto 8
Filippo Pozzato: capello sciolto al vento, completamente tatuato, in sella alla sua Willier azzurra cromata. Il Maestro del Bikeporn. Voto 100
Fernando Gaviria: la maglia rosa è artefice di molteplici scatti inutili ai traguardi volanti per prendere punti inesistenti per la maglia ciclamino. Sbaglia un bivio dove la strada è larga come il mare, per poi naufragare totalmente nell’ ascesa finale. Voto 5
Nairo Quintana: non risponde allo scatto dello Squalo come ormai sappiamo gli è consueto fare. Lo scorso anno fu ricordato al Tour per non aver messo la faccia al vento nemmeno un metro e per aver succhiato le ruote di tutti. Sarà così anche quest’ anno? S.v
Francesco Pancani: paragona la pedalata di Polanc in discesa a quella di Chris Froome, quando invece sappiamo tutti che i veri pionieri di quello stile da pazzi scatenati sono Peter Sagan e Michael Kwiatkowski. Voto 2