Come è noto a tutti gli appassionati, agonisti e non, lo sci è disciplina coinvolgente ma, talvolta, fonte di infortuni diffusi e di entità spesso molto rilevanti. La maggior parte dei traumi, specialmente negli ultimi anni, è stata generata dai materiali. Nello specifico, è accaduto che gli sci sciancrati, abbiano lasciato spazio ad attrezzi più difficili da immettere nella curva, con lunghezze maggiori, nuovi raggi, e molti ne hanno subito le conseguenze. Ted Ligety, Aksel Lund Svindal e Anna Fenninger sono solo alcuni dei campioni che hanno dovuto abbandonare anzitempo la rincorsa alla Coppa del mondo, la scorsa stagione, a causa di ginocchia “saltate”.
Occorrerà un adeguato periodo di adattamento affinché gli atleti del circuito FIS possano abituarsi alle variazioni apportate agli standard e, di conseguenza, adattarsi, ai nuovi parametri imposti dall’ente organizzatore sui materiali. In questa situazione la preparazione fisica sport-specifica rivestirà un ruolo sempre maggiore anche nello sci perché materiali più lunghi, più impegnativi e rigidi, richiederanno maggior forza e capacità di controllo per essere gestiti al meglio e “domati”.
Di conseguenza, l’atleta deve essere in grado di sviluppare maggior potenza, in particolare degli arti inferiori, per contrastare velocità altissime e forze che gravano in maniera esponenziale sull’apparato muscolo-scheletrico.
A nostro modo di vedere, una delle metodologie di allenamento più indicate per raggiungere questi obiettivi è certamente quella isoinerziale, che permette di allenare, in modo più performante rispetto alle pratiche tradizionali, la fase eccentrica cioè il periodo della contrazione muscolare isotonica in cui si verifica un allungamento muscolare durante lo sviluppo di tensione opposta ad una resistenza.
La fase eccentrica si manifesta, nello sci, durante l’esecuzione della curva. Una ridotta capacità di alternare una fase concentrica ad una eccentrica comporterà una riduzione del controllo sia in entrata che durante la curva costringendo l’atleta a frenare ed a dissipare energia, e dunque velocità in uscita.
Per l’allenamento isoinerziale Greens si avvale della tecnologia Desmotec D11 Full, macchinario dotato di celle di carico in grado di restituire differenti valori di forza durante l’allenamento e misurare la potenza in watt espressa durante il lavoro.
Ma dell’importanza di “misurare l’allenamento”, ne discuteremo in occasione del prossimo articolo…let’s move for a better ski!